- Molte persone muoiono in incidenti stradali. Si inventano le cinture di sicurezza.
- Alcuni bambini vengono dimenticati in auto. Viene brevettato il dispositivo antiabbandono.
- Il COVID-19 colpisce l’intero pianeta. Vengono prodotti gli schermi anti-COVID.
Forse non è una felice associazione questa. Due su tre sono reali soluzioni, una sembra avvicinarsi di più ad una ironica sdrammatizzazione del problema.
Dunque scienziati, studi universitari e istituti di ricerca si sono interessati del comportamento della saliva nebulizzata nei secondi successivi ad uno starnuto elaborando dei video tridimensionali esplicativi (https://www.aalto.fi/en/news/researchers-modelling-the-spread-of-the-coronavirus-emphasise-the-importance-of-avoiding-busy) e il massimo che i progettisti dell’arredo ufficio che riescono a pensare riguarda dei pannellini di plexiglass da appoggiare sulle scrivanie o terra, come se le goccioline infette sparate in aria si preoccupino di essere inopportune passando sotto le gambe delle scrivanie? Sì, d’accordo sul potere psicologico di un dispositivo che viene percepito dalla maggioranza come (ulteriore) sistema di protezione individuale, evidentemente da aggiungere a guanti e mascherina da indossare perennemente. D’accordo anche sul tentativo di salvare un mercato immobilizzato dall’emergenza.
Ma è indispensabile ricordare a tutti che questi schermi sono realmente da considerare poco più di un placebo, sono acqua zuccherata per curare un cancro. Perché ad oggi non esistono certificazioni che attestino l’effettiva protezione provveduta dagli schermi, non esiste una norma unificata europea che permetta ai laboratori di testare i suddetti prodotti contro il virus. Esiste tutta una enorme mole di norme tecniche per l’eventuale emissione di VOC (Composti Organici Volatili), come la formaldeide, ma nulla finora per i pericolosi batteri infetti. Ed è questo il vero schermo anti-COVID su cui investire: la ricerca. Solo un attento studio del virus e la rapida produzione dei vaccini determinerà una soluzione da considerare attendibile e seria. E ci si augura che dopo, soltanto dopo, anche gli istituti di normazione nazionali, insieme a ISO (International Organization of Standardization) provvedano alle industrie dell’arredoufficio linee guida e protocolli che finalmente consentano alle aziende di fare “vera” innovazione.
THE CONTRADICTION OF ANTI-COVID SCREENS – Many people die in traffic accidents: They invent their seat belts. Some children are forgotten in the car: The anti-abandonment device is patented. COVID-19 affects the entire planet: Anti-COVID screens are produced.
Maybe this is not a happy association. Two out of three are real solutions, one seems to get closer to an ironic play down the problem.
So scientists, university studies and research institutes have been interested in the behavior of nebulized saliva in the seconds following a sneeze by elaborating three-dimensional explanatory videos and the maximum that the office furniture designers who can think of concerns plexiglass panels to be placed on desks or earth, as if the infected droplets shoot in the air should strive to be untimely passing under the legs of the desks? Yes, I agree on the psychological power of a device that is perceived by the majority as (additional) individual protection system, evidently to be added to gloves and masks to be worn perpetually. Also agree on the attempt to save a market immobilized by the emergency.
But it is essential to remind everyone that these screens are really to be considered little more than a placebo, they are sugar water to cure cancer. Because to date there are no certifications that attest to the effective protection provided by the screens, there is no unified European standard that allows laboratories to test the aforementioned products against the virus. There is a huge amount of technical standards for the possible emission of VOC (Volatile Organic Compounds), such as formaldehyde, but nothing so far for dangerous infected bacteria. And this is the true anti-COVID screen in which to invest: the search. Only a careful study of the virus and the rapid production of vaccines will determine a solution to be considered reliable and serious. And it is hoped that later, only later, also the national standardization institutes, together with ISO (International Organization of Standardization), will provide the office furniture industries with guidelines and protocols that finally allow companies to make “real” innovation.