Costi e benefici: non c’è alcuna novità importante! Sia gli uni che gli altri sono stati sempre i parametri sui quali valutare il proprio investimento e la propria attività. E questo vale per ogni cosa, per il vostro prossimo orologio, per un corso di inglese, per il viaggio in Asia o per la ristrutturazione della vostra casa. E ovviamente in economia industriale questa analisi diventa necessaria, anche quando questa risulta essere talmente tanto integrata nella policy aziendale da non essere neanche mai citata.
Nei tempi caratterizzati da una straordinaria crisi economica dovuta all’epidemia da COVID-19 è quanto mai seria l’analisi dei costi e dei benefici di lavorare come terzista, in particolare nel mercato dell’arredamento. Chi in questi giorni ha dovuto fare in più grossi “conti” con questa crisi è proprio il terzista medio, il vulnerabile indotto, peggio ancora se in assenza di esclusiva. FederlegnoArredo calcola 8 mld di euro di perdita a causa di questa terribile emergenza, e gran parte di queste perdite coinvolgeranno le piccole e medie imprese. L’industria del legno, dell’alluminio, delle materie plastiche è irreversibilmente colpita da questa tragedia finanziaria.
Per di più, se la piccola impresa, spesso a carattere familiare, ha sempre lavorato per più/meno grosse aziende, senza la minima garanzia di fatturato e senza contratti in esclusiva, in queste condizioni rischia di dover spegnere le linee produttive e chiudere tutto. Questo scenario si presta ad essere il più adatto per fare un attento esame di costi e benefici. Lavorare conto terzi costa meno, è vero, in infrastrutture, in reti commerciali, in marketing. Ma quali sono i rischi? E quanto enormi questi rischi diventano nei periodi difficili (non solo questi)? Vale la pena evitare di giocare la partita della concorrenza affidandosi a colossi non sempre così fedeli quando c’è il rischio che la partita si interrompe?
THIRD PART PROCESSING IN CORONAVIRUS DAYS – Costs and benefits: there is not important news! Both the ones and the others have always been the parameters on which to evaluate your investment and your business. And this applies to everything, for your next watch, for an English course, for the trip to Asia or for the renovation of your home. And obviously in industrial economics this analysis becomes necessary, even when it turns out to be so integrated into the company policy that it is never even mentioned.
In times characterized by an extraordinary economic crisis due to the COVID-19 epidemic, the analysis of the costs and benefits of working as a subcontractor is particularly serious, particularly in the furniture market. The average subcontractor, the vulnerable induced, even worse in the absence of exclusivity, is the one who has had to deal more with this crisis in these days. FederlegnoArredo calculates 8 billion euros in losses due to this terrible emergency, and a large part of these losses will involve small and medium-sized enterprises. The wood, aluminum, plastics industry is irreversibly affected by this financial tragedy.
Moreover, if the small company, often of a family nature, has always worked for more / less large companies, without the minimum guarantee of turnover and without exclusive contracts, in these conditions it risks having to turn off the production lines and close everything. This scenario lends itself to be the most suitable for a careful examination of costs and benefits. Working for third parties costs less, it is true, in infrastructures, in commercial networks, in marketing. But what are the risks? And how huge do these risks become in difficult times (not just these)? Is it worth avoiding playing the competition game by relying on giants not always so faithful when there is a risk that the game will stop?